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Lo Schizzaidee nasce come giornale locale nel 1998 conosciuto come la "voce dei giovani di Bolzone", il gruppo negli anni si impegna in diverse iniziative locali giungendo nel 2008 alla fondazione di una Compagnia Teatrale denominata "La compagnia dello Schizzaidee" con l'obbiettivo di divertire e divertirsi. Oltre alle rappresentazioni teatrali Lo schizzaidee è impeganto anche a realizzare diverse iniziative di beneficienza all'interno di un Progetto Solidarietà iniziato nel Gennaio 2014
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5 commenti:
sono rimasto un pò così dopo aver letto l'articolo di Pierandrea.
Sono pienamente d'accordo con lui sul fatto che le messe e le occasioni particolari non siano più come qualche anno fa, quando le cerimonie erano più solenni e partecipati.
Ma la domanda che mi pongo è la seguente; alla luce del grande impegno di Don Franco, che deve gestire tante cose, i giovani di Bolzone hanno cercato di andare incontro alle novità portate dai nuovi sacerdoti, accettando magari le idee e le iniziative o hanno voluto rimanere legati a don Natale cercando di riproporre le sue idee ai nuovi don, che probabilmente hanno un modo diverso di vedere le cose?
Buongiorno "Abitante di Bolzone", la ringraziamo per avere dedicato tempo al nostro giornale e per aver condiviso con noi il suo pensiero relativamente a quanto scritto da Pierandrea nell'articolo.
Avremmo gradito che, come noi, non avesse timore a manifestare le sue idee: ci spiace quindi che il suo messaggio arrivi in via anonima e attraverso un "articolo" non firmato.
Invitiamo quanti desiderino aggiungere il proprio pensiero a non aver paura di manifestare il proprio commento.
Ringraziamo coloro i quali invece attraverso mail hanno inviato i propri pensieri firmando il testo.
Ma veniamo alla sua riflessione: innanzitutto la premessa del suo commento è fondamentale: "Sono pienamente d'accordo con lui sul fatto che le messe e le occasioni particolari non siano più come qualche anno fa, quando le cerimonie erano più solenni e partecipati."
E' un dato di fatto e solo chi abita a Bolzone, può capire quanto questa cosa porti amarezza e nostalgia. Attenzione però, non si tratta della nostalgia di una persona in particolare (Don Natale, come da lei citato) ma dello spirito e dell'intesa che una volta esisteva tra il parroco e i suoi parrocchiani.
Evidentemente Don Franco,che deve gestire tante cose, ha bisogno del sostegno dei parrocchiani (e non solo dei Giovani di Bolzone!!!).
Con una maggior partecipazione di tutti i parrocchiani dal punto di vista religioso e sociale, si potrebbe animare e vivacizzare le iniziative del paese. Ora questo non accade.
Ipotizzando per un attimo che quanto lei afferma corrisponda al vero e che i giovani di Bolzone non abbiano cercato di andare incontro alle novità portate dai nuovi sacerdoti...Ci chiediamo, di chi sta parlando quando si riferisce ai "Giovani di Bolzone?" mi auguro non esclusivamente alle 7 persone che compongono la redazione dello Schizzaidee e che con Don Natale a suo tempo vivacizzavano le messe e le varie iniziative del paese.
I giovani di Bolzone non sono solo 7 (per fortuna!!!) sono molti di più, ci sembra strano che tutti i giovani abbiano collegialmente deciso di contrastare o comunque di non accogliere le iniziative fino ad oggi proposte (quali iniziative ?).
Ipotizzando quindi come dice lei che questi 7 abbiano preso strade diverse, gli altri giovani dove sono?
Perchè non pensare invece che forse quando Don Natale era parroco queste persone erano più giovani, avevano 20 anni e avevano più tempo a disposizione?
Perchè non chiedersi come mai attualmente i ragazzi di quell'età non sono impegnati in parrocchia?
Perchè non pensare che a suo tempo questi giovani avevano già vissuto un cambio di parroco e non con poca sofferenza avevano salutato una guida che li aveva fatti crescere insieme senza mai "boicottare" l'arrivo del nuovo parroco?
Forse adesso quelli che lei chiama Giovani hanno quasi tutti più di 30 anni e alcuni di loro hanno pure una famiglia a cui pensare, lei mi sta dicendo che senza questi 7 giovani a Bolzone non si possa organizzare più nulla? Sarebbe troppo triste non ci possiamo credere.
Ma allora perchè gli altri che stanno crescendo (tra i 15 e 25 anni) sono così assenti?
L'articolo non era accusatorio, ma come sottolinea Pierandrea in fase finale, voleva sollecitare i "nuovi giovani" a darsi da fare...insieme ai "nuovi parroci".
Un saluto
perchè tutti scrivono che siamo noi abitanti di Bolzone a dover capire la situazione e mai il contrario? pOSSIBILE CHE L'UMILTA' dobbiamo avercela solo noi?!?!!?e dobbiamo sempre e sempre e solo noi a capire che "bisogna" cercare di fare funzionare le cose?! I nostri parroci non possono cercare di capire la nostra di situazione e venirci un pochino incontro? non voglio dire che loro son i cattivi e noi i buoni...ma non è vero neanche il contario!!!!!
piera
Riprendendo la frase: "E' un dato di fatto e solo chi abita a Bolzone, può capire quanto questa cosa porti amarezza e nostalgia." allora perchè l'articolo l'ha scritto uno che non è di bolzone?
E poi il fatto che don guido se ne sia andato in quel modo...e adesso questo articolo contro don franco...
Il fatto che chi ha scritto l'articolo (facendosi portavoce dell'intero gruppo) non abbia la residenza a Bolzone, non significa che non abbia a cuore il paese nel quale è cresciuto e che frequenta attivamente tutt'ora...quindi la sua è una critica superflua.
Per quanto riguarda Don Guido, non ho niente da aggiungere: ognuno fa le proprie scelte.
Non è contro Don Franco questo articolo ma è la constatazione di una situazione che non fa piacere a molti...provi a rileggerlo in questa chiave, magari riuscirà ad andare oltre i suoi pregiudizi/giudizi.
Le auguro una buona giornata e la ringrazio per aver contribuito con il suo commento.
Elisabetta Casazza
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